
“…non sempre in famiglia offriamo modelli positivi in termini di dimestichezza e familiarità con il libro…”(Maestro Antonio La Cava*)
Maestro, sono davvero felice di intervistarla! Da quanto tempo gira con il Bibliomotocarro per diffondere cultura?
Il Bibliomotocarro nasce negli anni 99/2000, ma era in gestazione già da alcuni anni; sì, perché è da molto che io mi porto dentro una sorta di impegno a lanciare un allarme: la crescente disaffezione nei confronti della lettura soprattutto da parte delle nuove generazioni.
Quando ho visto lo spazio su fb, la sua pagina per capirci, pensavo fosse uno scherzo: racconterebbe ai lettori di Inkistolio:Storie Orticanti come svolge questo mestiere bellissimo e perché lo fa?
Ho atteso un po’ perché avevo bisogno di scegliere il mezzo giusto per …far camminare i libri. L’idea vincente, infatti, almeno a mio parere, sta nel veicolo scelto. un motocarro, mezzo popolare, umile, semplice, a misura di bambino. La prima versione fu un’APE 50, il più piccolo che esista e solo dopo qualche anno sono passato alla versione attuale, un diesel. La ragione fu la richiesta, sempre più crescente, che mi veniva da tanti Comuni della regione. La forma della casetta intendeva, ed intende ancora, lanciare un messaggio: non sempre in famiglia offriamo modelli positivi in termini di dimestichezza e familiarità con il libro.
Maestro per anni. Dove ha insegnato e quali materie?
Ho fatto il maestro per anni, 42 anni e proprio stando a scuola notavo che l’acquisizione della tecnica della lettura (ma vale anche per la scrittura) non sempre si accompagnava con la voglia di leggere, con il piacere di leggere!!
Quali sono i suoi libri preferiti e come li ha scoperti?
I miei libri preferiti sono …”i libri bianchi”, i libri, cioé scritti dai bambini stessi che, attraverso questo fantastico laboratorio itinerante di scrittura a tante mani, hanno scoperto e soddisfatto la voglia che hanno non solo di raccontare, ma, direi, soprattutto di raccontarsi. Detto questo, che mi premeva dire perché ha un senso particolare, aggiungo solo che il primo libro che ho letto è stato Fontamara di Ignazio Silone; e anche qui c’è una notizia: non l’ho preso né in libreria, né in biblioteca, bensì in un bibliobus allestito dal Provveditorato agli Studi di Matera sul finire degli anni 50.
Perdoni la domanda Maestro: Sicuramente lei ci rimette tempo e denaro in nome di una passione. Se qualche libreria o lettore volesse sostenere questa bellissima iniziativa può inviarle qualche libro?
Donazioni? Magari! Mi piace molto l’idea che il Bibliomotocarro sia un po’ di tutti e un dono può servire a questo; al riguardo l’indirizzo è:
IL BIBLIOMOTOCARRO via L. da Vinci, 26 cap: 75013 FERRANDINA (MT)
Antonio La Cava* ex maestro di scuola è un grande appassionato di libri e l’ideatore del famoso Bibliomotocarro. Se volete saperne di più sulla sua attività trovate tante altre informazioni a questo sito internet: www.ilbibliomotocarro.com
© Mario Schiavone per Inkistolio: Storie orticanti. RIPRODUZIONE RISERVATA DEI TESTI.
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