Chi

Mario  Schiavone è nato ad Aversa, nel 1983. Ha conseguito il Diploma al Master Biennale in Scrittura Creativa della Scuola Holden di Torino. Ha scritto racconti, reportage e recensioni per: Nazione Indiana, L’Unità (quotidiano cartaceo), ComUnità(Blog dell’Unità), Minority Reports (Mimemis Editore), Satisfiction. Ha collaborato, come autore radiofonico, con Radio Flash(Torino) e Radio Rai Web 7 (Roma).
Tra i tanti artisti che ha intervistato nel tempo: Ugo Gregoretti (Regista), Luigi Di Gianni (Regista), Franz Krauspenhaar (Scrittore), Massimo Bray (Editore e Politico Italiano), Maurizio Braucci (Sceneggiatore e Scrittore), Dario Voltolini (Scrittore), Peppe Lanzetta (Scrittore). È ideatore, con Annalisa Rascato, del Blog Letterario “Inkistolio:Storie Orticanti”. Insegna scrittura creativa in alcune scuole superiori della provincia di Caserta. Il suo ultimo libro pubblicato è la biografia in prosa del batterista e paroliere Franco Del Prete: “A tempo perso suonavo ogni giorno. Franco Del Prete. Storia di un batterista fuori dal tempo” (Iod Edizioni 2021): urly.it/3bg77

Inkistoliatori:

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Annalisa Rascato è nata a Napoli nel 1983. Laureata presso la Facoltà di Lettere, indirizzo Conservazione dei Beni Culturali Demo-Etno-Antropologici; consegue la Laurea Magistrale in Imprenditoria e Creatività per Cinema, teatro e tv. Attualmente Ricercatrice per il Med Eat Research e Phd in Antropologia dell’alimentazione. Cresciuta in una storica libreria di Terra di Lavoro, vive di gatti libri e telefilm.

2 risposte a "Chi"

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  1. in risposta a: Un fuoco sempre acceso, chiamato Voglia di fare cinema in Terra di Lavoro.

    Caro mario interessante quello che scrivi, la mia realtà è quella del fronte opposto, sono tra quelli che sono andati via. perché andati via? per lavoro? per amore? per mille motivi ci si muove. io dopo 15 anni di “via” non posso dire di conoscere la risposta a questo perché. nelle tue righe ho letto molte parole care, resistenza, terra di lavoro, fatica. leggo altrove che anche tu hai vissuto in altri posti lontani dalla “casa”, conosci quindi lo sguardo di chi non è più con i piedi sulle sue origini ma ha trovato nel bene e nel male le ali che lo hanno portato altrove. Ma quanto pesano queste ali!!! Al mattino il mio primo pensiero non và a mio figlio alla mia compagna o ai miei genitori ma alla mia terra, solo così capisco cosa sono, dove voglio e dove devo andare. Nessuno e niente mi vieta di tornare, nessuno e niente mi ha costretto a vivere in un altro metro quadro di questo mondo. i guagliuni con cui hai chiacchierato li conosco e concordo nel dire che fanno una bella “fatica”. I tribunali che dicono chi sbaglia chi vince chi fa chi non fa li lascio agli altri, ai volti incipriati di morte ai nuovi urlatori della verità. Non credo giovi all’economia di queste righe rovistare ulteriormente tra le pieghe della mia storia personale ma credimi anche io qui nel mio “via” resisto in nome del mio popolo della mie origini della mia piazza. So chi sono perché so da dove vengo e per questo non “svanisco”.
    Ti abbraccio
    peppe

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