Letto e copiato.

Frammento di un' installazione di Raffaele BovaIeri ho scritto e pubblicato su facebook un piccolo frammento. Doveva essere così originale da piacere a qualcuno dei miei amici virtuali; tanto da indurre quella persona a rubarlo e pubblicarlo sulla propria pagina fb, come status personale. Alla domanda: “Perchè l’ha fatto?”, l’autrice del furto ha ben pensato di rispondere “L’ho rubato perchè lo sentivo mio”.

Ecco, ora se anche voi lettori di Inkistolio volete fare vostro quel frammento eccolo qui sotto. Però, stavolta, ricordatevi solo di firmarlo con un nome e un cognome. Quelli dell’autore. Grazie.

Certe notti sogno di un negozio in cui si entra per comprare ricordi, sono tutti disposti in fila sulle mensole,contenuti in vasetti di vetro col tappo ermetico. Il commesso ha un solo braccio e non fa mai in tempo a disporre tutti i ricordi per i clienti prima della fine di ogni giornata. Quando entro io e li che mi osserva in silenzio, poi commenta : Ancora qui? Le ho venduto tutto quello che potevo venderle, mi spiace, per lei non ho altra merce in vendita.

Mario Schiavone

5 domande semiserie a Mila Orlando, blogger e giornalista.

Mila Orlando, giornalista e blogger campana
Mila Orlando, giornalista e blogger campana

“Il mio consiglio prima di comprare una bici è provare a rispolverare quella che molti di noi hanno in cantina” – Mila Orlando*

 

Perché hai deciso di scrivere un libro sul potere comunicativo della bici?

La decisione di scrivere un libro sul bike marketing, che è poi è diventato il titolo dell’ebook, è arrivata dopo una lunga riflessione. Volevo scrivere qualcosa che facesse capire la bellezza delle bici, ma volevo farlo dal mio punto di vista – io lavoro nella comunicazione -. Sono partita da due riflessioni molto semplici sul marketing della bicicletta: lo possono fare le aziende che appartengono a questo settore che è in forte crescita; lo possono fare aziende che operano in settori differenti, entrando in contatto con gli appassionati delle due ruote che rappresentano un segmento di mercato ampio e trasversale.

I numeri sono quel che sono: in Italia, secondo un noto imprenditore del settore, si vendono meno auto e si rubano più bici di quelle che la gente ri-compra nuove. Te la senti di dire qualcosa che invogli a comprare bici e non a rubarle?

Purtroppo il furto di bici è un fenomeno di mal costume, che non è diffuso solo sul nostro territorio. Ricordo che quando vivevo a Milano sentivo le stesse lamentele. Sicuramente è un problema culturale, come molti disagi che viviamo nel nostro paese. Il mio consiglio prima di comprare una bici è provare a rispolverare quella che molti di noi hanno in cantina. A volte basta poco per rimettere due ruote in sesto e, come mi ha raccontato Rudy Reyngout de L’Officina Ciclante che ho intervistato per il mio ebook: “L’importante è che una bici faccia il proprio lavoro, pedalare”.

Cosa faresti, in quanto a comunicazione, per risvegliare il mercato(morto, rispetto ad altri paesi europei) del noleggio bici in Italia?

Cercherei di risvegliare le coscienze degli amministratori, perché per far fiorire una cultura della bici ci vogliono delle strutture adeguate e la possibilità di realizzare progetti di bike sharing, in questo modo la bici diventa un bene comune. Mi viene da citare la campagna di comunicazione organizzata dal comune di Buenos Aires che ha tappezzato la città di affissioni che ritraevano illustrazioni di organi umani funzionati e i meccanismi della bici, parte integrante di essi. Non c’è miglior messaggio per promuovere la salute e la mobilità sostenibile.

Oltre al lavoro che svolgi, ti occupi anche di curare -con altri- un blog. Come vanno le cose con econote.it?

 Econote è un progetto che mi riempie di orgoglio perché nasce dal basso e cresce giorno per giorno, grazie all’impegno di un gruppo di persone che ha deciso di farlo perché veramente crediamo in un mondo più sostenibile. L’obiettivo, infatti, è quello di raccontare la sostenibilità sotto molteplici punti di vista, ognuno dal proprio mettendo al servizio del blog le proprie passioni e le proprie competenze.

 

Parlaci di un libro da leggere in bici, a piedi o in panchina!

Scegliere un solo libro è davvero difficile, anche perché in estate c’è più spazio per la lettura. Io consiglio di leggere storie e lasciar perdere libri professionali, portandoci in vacanza i compiti. Io sono un’appassionata di storie romantiche per cui farò il pieno di romanzi rosa prima delle vacanze. Per chi ama il genere consiglio i libri di Jojo Moyes, una scrittrice inglese che mi piace molto. Ma se c’è spazio in valigia consiglio due libri che ho letto da poco, brevi come la stagione del caldo perché si tratta di raccolte di racconti: Dieci Dicembre di George Saunders e Amico, Nemico e Amante di Alice Munro.

 

Mila Orlando* è una giornalista e blogger campana.Lavora presso un’agenzia di eventi e comunicazione ed è tra le fondatrici dell’eco-blog econote.it. Se vuoi acquistare il suo ultimo libro, clicca qui: http://urly.it/2kh2

 

 

 

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